Dott.ssa Valentina Carnevali

Psicoterapia cognitivo-comportamentale

La psicoterapia è un percorso finalizzato al cambiamento degli aspetti di funzionamento individuale non del tutto adattivi e, dunque, fonte di rigidità e sofferenza psicologica. Obiettivi di un percorso psicoterapeutico sono dunque il miglioramento delle capacità di adattamento attraverso la flessibilizzazione di schemi cognitivi e comportamentali rigidi, l’elaborazione e l’integrazione delle parti emotive e il rafforzamento delle risorse e degli aspetti funzionali della persona, nell’ottica di alleviare così la sofferenza percepita.


La terapia Cognitivo Comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy- CBT) rappresenta uno dei possibili approcci psicoterapeutici. Numerose ricerche scientifiche ne hanno dimostrato l’efficacia, è attualmente considerata uno dei più affidabili modelli per la comprensione e il trattamento dei disturbi psicopatologici ed è stata inserita nelle linee guida nazionali e internazionali per il trattamento di molti disturbi.


Tale approccio descrive la sofferenza psicologica come frutto di una relazione disfunzionale tra emozioni, pensieri e comportamenti ed evidenzia come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali apprese nel corso della nostra storia di vita e, nel tempo, irrigidite. Questi “schemi” diventano spesso automatici e, dunque, al di fuori della piena consapevolezza della persona.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale si focalizza soprattutto sui modi in cui il soggetto interpreta gli eventi che accadono, vi reagisce e valuta se stesso.

Essa:

  • facilita l’identificazione di pensieri e modalità cognitive rigide e disfunzionali, rendendoli più consapevoli;
  • flessibilizza e modifica gli schemi individuali;
  • facilita una lettura più funzionale delle situazioni;
  • aiuta a gestire le emozioni dolorose attraverso l’insegnamento di strategie efficaci a padroneggiare stati mentali disfunzionali.

Può essere descritta come:

  • concreta e orientata alla risoluzione di obiettivi condivisi: terapeuta e paziente definiscono insieme obiettivi comuni misurabili e li monitorano nel loro raggiungimento attraverso colloqui clinici e strumenti di valutazione standardizzati;
  • orientata al momento presente: il lavoro inizia sempre dal quadro attuale della persona e dalla relativa sofferenza esperita;

  • evidence-based: fondata su studi scientifici che ne hanno attestato l’efficacia e l’appropriatezza nei trattamenti;

  • basata su una collaborazione attiva tra paziente e terapeuta, che condivide il razionale delle tecniche e degli interventi svolti;

  • a breve termine.