Dott.ssa Valentina Carnevali

Domande frequenti

1) Psicologo: laureato in psicologia (laurea triennale e magistrale, per un totale di 5 anni universitari), che ha svolto un anno di tirocinio post-lauream e ha sostenuto l’abilitazione all’esercizio della professione, superando l’esame di stato.



2) Psicoterapeuta:
 psicologo abilitato all’esercizio della professione o medico che ha frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia, della durata di 4 o 5 anni. La specializzazione in psicoterapia consente di acquisire le competenze utili all’impostazione di un trattamento complesso finalizzato alla gestione della sofferenza psichica.



3) Psichiatra
: medico specializzato in psichiatria. La competenza in ambito psicofarmacologico (e la conseguente prescrizione di farmaci) è dello psichiatra e non dello psicologo.

Il percorso psicologico è adatto a chiunque senta il bisogno d’intraprendere un lavoro su di sé; la motivazione personale rappresenta l’elemento indispensabile per impostare un percorso di qualunque tipo, sia esso valutativo, consulenziale o psicoterapico, in quanto ogni intervento si basa su una attiva collaborazione tra paziente e terapeuta.


Per rivolgersi a uno psicologo non è necessario presentare una specifica sintomatologia; talvolta, infatti, il percorso può essere uno strumento di supporto, acquisizione di consapevolezza e potenziamento delle proprie risorse utile in vari momenti di vita. Quando dobbiamo affrontare un problema specifico o una difficoltà momentanea, infatti, la consulenza di un professionista può risultare utile.

È comunque consigliato rivolgersi allo psicoterapeuta quando il livello di sofferenza personale è tale da inficiare il nostro funzionamento e da compromettere la qualità di vita in una o più aree (personale, familiare, sociale, lavorativa…).

Le linee guida internazionali mostrano che la psicoterapia cognitivo-comportamentale è efficace nel trattamento di numerosi disturbi, come, ad esempio:

– Disturbi d’ansia

– Disturbi depressivi

– Disturbi bipolari (in associazione a una terapia farmacologica)

– Disturbi del comportamento alimentare

– Disturbo ossessivo-compulsivo

– Disturbo post-traumatico da stress

– Dipendenze patologiche

– Disturbi sessuali

– Insonnia e disturbi del sonno

– Disturbi della personalità

– Schizofrenia e psicosi (in associazione a una terapia farmacologica)

Ogni percorso psicologico inizia con una fase di valutazione del funzionamento, della durata di 4-6 sedute.

Al termine di questa fase, il terapeuta restituisce al paziente gli aspetti salienti del suo funzionamento, mettendo in luce nuclei di vulnerabilità, meccanismi disfunzionali d’innesco e/o mantenimento delle difficoltà, risorse e punti di forza. A partire quindi da questa concettualizzazione si andranno a definire congiuntamente gli obiettivi di lavoro e, dopo aver condiviso un contratto terapeutico, verrà stabilito se impostare un percorso consulenziale o di sostegno o una psicoterapia.

La durata del percorso non può essere definita a priori e dipende da diversi fattori, quali:

  • le difficoltà riportate dal paziente

  • la motivazione al percorso

  • la qualità della relazione terapeutica


Rispetto ad altri approcci psicoterapeutici, la psicoterapia cognitivo-comportamentale è caratterizzata da un focus specifico sulla problematica e generalmente, quando la richiesta è incentrata sulla risoluzione di un sintomo, è possibile raggiungere il proprio obiettivo in qualche mese.


Nel caso sia presente invece una difficoltà che modifica in modo significativo il funzionamento della persona, compromettendone il benessere in varie aree di vita (personale, sociale, familiare, lavorativa…), il trattamento risulterà più prolungato.


Il mio metodo di lavoro prevede comunque aggiornamenti costanti sull’andamento, monitorato attraverso colloqui clinici e strumenti standardizzati: in qualsiasi momento è possibile quindi confrontarsi sugli obiettivi raggiunti e ancora da raggiungere, ridefinire il contratto terapeutico o, se necessario, interrompere la terapia.

Il percorso psicoterapeutico prevede in genere colloqui a frequenza settimanale.


Tale frequenza è modificabile in base al problema presentato e alla fase della terapia, e gli incontri possono così diventare quindicinali o mensili.


La frequenza dei colloqui è comunque concordata da terapeuta e paziente in modo congiunto e ogni caso presenterà quindi una propria specificità.

Il costo complessivo di un percorso psicoterapeutico dipende dal costo della singola seduta e dalla durata complessiva del percorso, di caso in caso diverso per numero di incontri e frequenza dei colloqui.


Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha messo a disposizione dei cittadini un tariffario che è possibile consultare on-line al seguente indirizzo: http://www.psy.it/nomenclatore